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siamo una famiglia di 2 umani e 7 canidi, una volta parla l'uno, una volta l'altra.

13 maggio 2012

Sono scelte ...


Bianca randagia
Io non so niente della storia di Bianca prima che ci conoscessimo. Man mano mi sono fatta un'idea, delle ipotesi. Credo che Bianca sia nata randagia, non credo che sia stata abbandonata. Secondo me viene da una delle tante cucciolate che nelle campagne di queste parti nascono e spesso muoiono nell'anonimato. Beh, lei ce l'ha fatta, a crescere, e ha deciso di venire nel centro abitato, dove l'abbiamo conosciuta noi, dove ci siamo innamorati di lei. La nostra domanda era: "Sopporterà un cane nato e cresciuto libero di vivere in un territorio limitato? Vorrà adattarsi alle regole imposta da una vita in famiglia?"
Bianca ha fatto la sua scelta, a dire la verità ci ha messo molto poco. Noi le lasciavamo il cancello aperto, poteva andare e venire quando voleva. Ne ha approfittato poche volte, poi ha deciso che le bastava uscire quando uscivamo anche noi, tutti insieme. Tra i tanti momenti che non dimenticherò mai c'è anche il giorno in cui abbiamo comprato il primo collare per Bianca. "Se lo lascerà mettere? Cercherà di toglierselo" ... Le ho fatto annusare il collare, dicendole che era suo, che serviva innanzitutto a fare capire alla gente che lei non era più un cane di nessuno, che era un cane con una famiglia. Bianca è rimasta immobile  mentre le mettevo il collare. Poi l'ho guardata e le ho detto quant'era bella con quel collare, che le stava benissimo. Bianca ha iniziato a scodinzolare come una matta, faceva avanti e indietro, poi si è sdraiata, sempre scodinzolando, nella posa che con il tempo abbiamo imparato a riconoscere come espressione di gratitudine, perché oltre ad essere un cane bello, intelligente e speciale, Bianca è anche un cane grato per tutto, anche il più piccolo scontato gesto di riguardo nei suoi confronti.
Quando siamo usciti per la prima passeggiata con quel nuovo collare, Bianca aveva un passo fiero e allegro, teneva testa e coda insolitamente alte, la schiena particolarmente dritta. Anche senza guinzaglio non si allontanava per più di un paio di metri da noi, e quando siamo passati in paese per salutare i suoi amici umani dei tempi randagi, lei orgogliosamente mostrava a tutti il suo collare. Un collare, una semplice striscia di cuoio giallo, con una semplice fibbia e qualche buchetto ... intanto per Bianca era un simbolo di appartenenza. 
Bianca e Maske
Bianca è rimasta uno spirito libero, nella passeggiata lei ama farsi un giretto da sola, mai troppo lontana, ma indipendentemente, prima di ricongiungersi con il resto della truppa. Così come noi abbiamo scelto di accogliere questa splendida creatura nella nostra vita, così lei ha scelto di rinunciare alla totale libertà in cambio di quello che forse cercava da sempre: una casa e soprattutto una famiglia a cui 
appartenere, la quale amare e dalla quale essere amata in cambio.

E a coloro che dicono che un cane di strada adulto non si abituerà mai a vivere in casa, che un randagio adulto non è capace di affezionarsi, che addirittura soffre a perdere la libertà, a tutti loro posso solo dire che non c'è niente di più falso, e li invito a chiedere alla Bionda Signora se preferirebbe tornare indietro. 

Bianca sul lettone circondata dai peluches

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